Energia solare per la salute mentale: la trasformazione del Centro Notre Dame de la Santé in Togo
Soltanto negli ultimi anni il tema della sanità mentale è stato completamente sdoganato in Occidente, anche a seguito della vera e propria emergenza che ha interessato ampie fasce della popolazione nell’era post Covid. In un continente come l’Africa, tuttora caratterizzato da enormi problematiche economiche quando non di vera e propria sussistenza, questa attenzione è tuttora decisamente inferiore. Anzi, le malattie mentali e la depressione nella cultura africana sono spesso associate a manifestazioni di entità maligne, a maledizioni ancestrali che riguardano gli antenati. Tanto che ancora oggi vengono affrontate con metodi animistici in particolare nelle zone rurali, ma anche negli strati sociali meno acculturati delle zone urbane.
In questo contesto è importante mettere nelle migliori condizioni possibili, perlomeno da un punto di vista tecnico, quelle poche strutture che si occupano di questa tematica, anche attraverso la fornitura di elettricità pulita in maniera stabile e continua. Così può essere raccontata la storia del centro Notre Dame de la Santé, situato presso la città di Notsé, in Togo, uno degli stati più piccoli e più poveri dell’Africa occidentale. Si tratta di un centro medico impegnato nell’assistenza di soggetti affetti da infezioni virali e dalla malaria, ma anche nella cura e assistenza per persone con malattie mentali o depressione, attraverso una visione moderna e scientifica del disagio mentale e della sua cura; nel centro è anche presente un reparto per la cura della maternità. L’attività è estremamente importante per la popolazione dell’area: a Notre Dame de la Santé vengono assistiti circa 1.000 all’anno, di cui 300 malati mentali, da uno staff di 17 persone, coadiuvati nei mesi estivi da volontari europei.
La questione energetica non è secondaria nella vita di questo centro medico: lo Stato garantisce una fornitura di elettricità che però non è costante, con blackout che possono prolungarsi anche per un giorno intero e causare continui problemi di sbalzi nella tensione elettrica. Quest’ultima anomalia ha comportato spesso il danneggiamento delle macchine per le analisi, dei frigoriferi e delle lampadine. Tutti questi pericoli sinora erano stati soltanto attenuati dalla presenza di un generatore a gasolio.
I costi dell’energia rappresentavano un altro fattore di rischio per il regolare funzionamento del Centro: la fornitura di corrente elettrica dello Stato costa circa 3.000 euro l’anno, ai quali vanno aggiunti altri 400 euro l’anno di gasolio. L’intervento della Fondazione Seva for Africa ha permesso l’installazione un impianto fotovoltaico di potenza 9,84 kWp, accoppiato a un sistema di accumulo da 11 kWh. L’installazione consente di produrre indicativamente circa kWh/giorno, corrispondenti a circa l’80% del fabbisogno dell’intero complesso. In altre parole l’impianto consente oggi a Notre Dame de la Santé di beneficiare di una fornitura di corrente stabile anche in orari notturni, rendendo sempre possibile l’utilizzo dei macchinari per le analisi e mettendo al sicuro la catena del freddo per i medicinali. Inoltre, l’energia pulita garantita dall’impianto servirà anche far funzionare un nuovo pozzo, la cui costruzione è stata pianificata e che garantirà a sua volta un approvvigionamento idrico adeguato al centro.
Sfruttare la radiazione che arriva dal sole, insomma, è stato soltanto il primo passo per rendere Notre Dame de la Santé un centro più efficiente e organizzato, capace nel suo piccolo di contribuire a una maggiore consapevolezza sull’importanza della cura delle malattie del corpo e dell’anima.